Il Partito Socialista di Spagna (PSOE) ha votato contro la legalizzazione della marijuana per uso ricreativo. Questa decisione è arrivata dopo che aveva promesso di legalizzare la cannabis ricreativa se rieletto. Ma Julia Farrugia Portelli, segretaria parlamentare del partito, si è opposta alla mossa, dicendo che sarebbe prematuro legalizzare la droga fino a quando non sarà in atto una campagna educativa nazionale.
Sebbene il Partito Socialista del PSOE abbia una lunga storia di opposizione alla legalizzazione della cannabis, ha cambiato idea dopo la formazione di un governo di coalizione dopo le elezioni. Attualmente, il governo è composto da due partiti principali: il Partito socialista (PSOE) e il partito di sinistra Podemos (PSE), che sostiene la legalizzazione della cannabis per uso ricreativo. Se questa coalizione vincerà le elezioni, la cannabis potrebbe essere di nuovo nell’agenda politica. La Francia è il paese con la più alta percentuale di utenti in Europa: 4,7 milioni di persone.
Tuttavia, il governo di coalizione non condivide questo punto di vista. In effetti, un governo precedente ha rifiutato la legalizzazione della marijuana, poiché la natura di tassazione elevata della droga comportava. Mentre il Partito dei Verdi ha affermato che utilizzerà cannabis blog la cannabis per combattere la criminalità organizzata e introdurre una legge sul controllo della cannabis, l’SPD è più cauto. Richiede una distribuzione regolamentata agli adulti e studi sul campo per determinare gli effetti della legalizzazione sulla salute pubblica.
Il governo italiano sta valutando un referendum sulla depenalizzazione della cannabis nel Paese. La Corte Suprema del paese ha già deciso di prendere in considerazione la possibilità di sottoporre la questione a un voto pubblico e, in tal caso, avrà una delle leggi sulla cannabis più liberali d’Europa. Ma ci sono ancora molte domande. Nel frattempo, resterà una questione se Salvini sia o meno un candidato forte per depenalizzare la droga.
La LCA ha agito su questo tema durante le ultime elezioni generali. Il partito si era precedentemente registrato come partito politico, ma in seguito ha cambiato posizione sulla cannabis ed è riuscito quasi a vincere un seggio alla Knesset. In Spagna, Legalize Cannabis Alliance sta attualmente operando come gruppo di pressione e ha un sostegno crescente. Questo articolo è stato originariamente pubblicato il 4 aprile 2009.
Nel frattempo, il Partito socialista spagnolo ha votato contro la legalizzazione della cannabis per uso ricreativo. Sebbene queste misure possano essere necessarie per proteggere la salute pubblica, la mancanza di un mercato legale completo indebolirà il potenziale per affrontare i danni della cannabis. Il Partito socialista, che si oppone alla depenalizzazione della cannabis, è stato criticato per questa posizione. Tuttavia, potrebbe essere l’approccio migliore.
Mentre il Partito socialista spagnolo ha votato contro la legalizzazione della cannabis per uso ricreativo, altri paesi europei stanno iniziando a liberalizzare le proprie leggi. A maggio, l’Italia ha vietato la vendita di prodotti “cannabis light” contenenti meno del 2% di THC. Sarà interessante vedere come si svilupperà il dibattito. Molto dipende da come il partito socialista vede la questione. Se vincono le prossime elezioni, potrebbero essere in grado di legalizzare la droga.
I danni associati alla cannabis sono significativi e meritevoli di preoccupazione per le politiche pubbliche. Non esiste una soluzione perfetta ai problemi associati alla cannabis. Sia la legalizzazione che la regolamentazione della cannabis richiederanno un compromesso. Alcuni danni possono essere evitati riducendo l’accesso e l’accessibilità, mentre altri rimarranno. In definitiva, la decisione dipenderà da come le persone vogliono usare la cannabis e dai danni che devono affrontare. Quindi, mentre l’uso della cannabis è diventato una questione sociale e politica in Spagna, i benefici supereranno i danni.
Tuttavia, il partito socialista spagnolo ha votato contro la legalizzazione della cannabis per uso ricreativo. In un referendum tenutosi nel 1993 vinse il Partito Radicale, che portò alla legalizzazione della marijuana medica. Questa normativa semi autofiorenti outdoor inverno permetteva anche la coltivazione di piante contenenti meno del 6% di THC. La decisione ha aperto la strada all’industria della “cannabis light”. Il 6 aprile 2021, l’articolo è stato modificato per riflettere la depenalizzazione della cannabis.